Per molti, la Scott Spark è stata la mountain bike full suspension che ha aperto la strada alle tendenze che attualmente dominano il mercato. Ora Scott ha cambiato ancora una volta le regole del gioco. Uno dei modelli più attesi degli ultimi anni è appena stato rilasciato e, come suggerito da alcune indiscrezioni, lo Scott Spark 2022 è dotato di un esclusivo design dell’ammortizzatore integrato, ma c’è molto di più.
La Scott Spark 2022 è ancora una volta in prima linea in questa idea e ora abbandona qualsiasi escursione inferiore a 120 mm, adotta angoli di sterzo di 67,2º/65,8º (più tipici del Trail o dell’Enduro) e angoli di sella superiori a 75º, anche nel suo modello più specifico per XCO; la Spark RC. Un vero cambiamento definitivo per la geometria XC.
Alla presentazione della nuova Scott Spark, avvenuta sul circuito di Coppa del Mondo di Leogang, in Austria, la parola più ripetuta è stata integrazione. Ci stiamo abituando a mountain bike sempre più pulite con quasi nessun cavo visibile, ed anche qui Spark ha fatto un balzo in avanti ed ha racchiuso completamente l’ammortizzatore posteriore nel tubo verticale.
Un’idea nata dall’acquisizione della società Bold Cycles, questo marchio utilizzava già ammortizzatori integrati, anche se hanno utilizzato solo il concetto, e nella presentazione hanno confermato che entrambi i marchi seguiranno la propria strada.
Il layout della sospensione della Spark ha una cinematica molto specifica e collaudata e una massa non sospesa minore. L’utilizzo di un fulcro flessibile sui foderi obliqui è una soluzione ideale per le bici in questa gamma di escursione. Questo permette di mantenere un sistema molto leggero assicurando al contempo prestazioni di sospensione ottimali.
Così Scott spiega il perché di questa innovazione:
Per le prestazioni ottimali di un ammortizzatore, il trasferimento di potenza deve essere il più diretto possibile. Ciò che vogliamo evitare sono tutti i movimenti direzionali inefficienti: in altre parole, i movimenti laterali (non paralleli alla direzione della corsa) mentre l’ammortizzatore va in compressione.
Avere un ammortizzatore integrato ci permette di migliorare questo aspetto in svariati modi. Innanzi tutto, il design del telaio attorno alla zona dell’ammortizzatore e con il supporto Trunnion può essere molto più rigido, riducendo i movimenti e offrendo un trasferimento di potenza più efficiente. Possiamo anche montare cuscinetti molto più grandi nel fulcro del tubo piantone, rinforzando ulteriormente quest’area e riducendo i movimenti non necessari. La nostra tecnologia di sospensioni integrate ci permette anche di progettare telai con una ubicazione dell’ammortizzatore più bassa, che abbassa il baricentro. Come risultato, la bici ha una maneggevolezza migliore e una guida più stabile che trasmette fiducia all’utente finale.
Mentre questi possono sembrare miglioramenti minimi se considerati individualmente, la loro somma risulta in prestazioni più efficienti dell’ammortizzatore.
E in più, l’ammortizzatore è totalmente protetto da qualsiasi agente esterno. Gara nella pioggia? Nessun problema, l’ammortizzatore continuerà a lavorare al meglio comunque.
L’ammortizzatore è collegato ai foderi tramite un innesto a due pezzi ancorato al tubo verticale. La parte interna è in metallo (l’unica parte non in carbonio del telaio) ed è nascosta all’interno del telaio.
Questo sistema di ammortizzatori integrati è disponibile su tutta la gamma Spark 2022, anche sui modelli in alluminio. Gli ammortizzatori sono specifici per questa Spark, poiché sono stati modificati per essere acessibili dalla parte inferiore. Scott ha lavorato con RockShox, Fox e SR Suntour ed ha una gamma di ammortizzatori specifici per tutti i loro modelli.
Tutti i dettagli sul sito Scott: https://www.scott-sports.com/it/it/spark-rc